
Exploring the Data Jungle: il summit di Borgo Machetto che ha svelato le regole del gioco
Con Salesforce e i nostri clienti per un incontro dedicato alla trasformazione digitale
Abbiamo riunito esperti e imprenditori per condividere la visione su come trasformare la “giungla dei dati” in opportunità concrete di business. Al centro dell’evento, l’integrazione tra Tableau, la piattaforma leader nell’analisi visiva delle metriche, e Data Cloud, una combinazione che sta ridefinendo il modo in cui le aziende accedono, analizzano e utilizzano il proprio data asset.
La sfida dei dati: unificare e rendere azionabili le informazioni
“I dati stanno letteralmente mangiando il mondo”, ha esordito Stefano Oddone, responsabile del team di Solution Engineering per le soluzioni di analytics di Tableau. Le aziende si trovano a fronteggiare una crescita esponenziale di informazioni – basti pensare che un singolo motore d’aereo ne genera un terabyte per viaggio – con strumenti spesso inadeguati. Questo ha portato alla creazione di quelli che Oddone ha efficacemente paragonato a “doline carsiche”: silos di dati sviluppati per sedimenti successivi, risultato naturale di scelte architetturali stratificate nel tempo. La sfida, ha sottolineato, non è solo quella di creare una soluzione unificata, ma di rendere gli input veramente funzionali alle decisioni aziendali.

L’integrazione tra Tableau e Data Cloud rappresenta la risposta a questa sfida. Se Data Cloud agisce come piattaforma centrale per unificare e armonizzare gli analytics provenienti da qualsiasi fonte, Tableau è lo strumento che permette di trasformare questi dati in analisi visive e interattive immediatamente comprensibili e utilizzabili. “Non è sufficiente integrarli”, ha spiegato Oddone, “dobbiamo renderli comprensibili e azionabili per chi deve prendere decisioni. I dati devono essere disponibili dove una persona lavora e nella modalità con cui ne ha bisogno”. Tableau si integra nativamente con Data Cloud permettendo agli utenti di creare dashboard e report analitici direttamente sui parametri unificati, senza necessità di ulteriori passaggi di esportazione o trasformazione. Questa integrazione permette, ad esempio, di visualizzare in tempo reale l’impatto delle campagne marketing, monitorare le performance del service, analizzare trend di vendita, il tutto basandosi su dati sempre aggiornati e consistenti.
La potenza dell’integrazione Tableau e Data Cloud: applicazioni pratiche
Roger Pepe, Data Cloud Specialist di Salesforce, ha poi approfondito gli aspetti pratici di questa integrazione. “La potenza senza controllo non serve”, ha evidenziato per enfatizzare l’importanza di avere obiettivi chiari nell’uso delle informazioni. Il suo intervento si è concentrato sulla “catena del valore del dato”, illustrata attraverso casi concreti. In una recente sperimentazione con una delle principali banche italiane, l’integrazione tra Data Cloud e Tableau ha permesso non solo di analizzare la convenienza delle operazioni online rispetto a quelle in filiale, ma anche di visualizzare questi insight in modo immediato per gli operatori, integrando dati di conti correnti e mutui e considerando variabili come l’età del cliente.

Nel settore utilities, l’integrazione dei dati contrattuali ha permesso ai call center di gestire automaticamente le richieste di rimborso attraverso la lettura contestualizzata dei contratti.
Un punto chiave dell’intervento è stata l’enfasi sulla componente predittiva, spesso trascurata nelle aziende. Attraverso la tecnologia “zero-copy”, è possibile accedere e analizzare i dati direttamente dalle fonti esterne senza duplicazioni: rimangono nel data lake di origine, dove sono già organizzati, e vengono semplicemente letti e attivati all’interno dello strumento, permettendone l’analisi in tempo reale attraverso le dashboard Tableau.
È in questo contesto che si inserisce Agent Force, presentato come l’evoluzione naturale dell’intelligenza artificiale in Salesforce. Come evidenziato da Mark Benioff durante il Dreamforce, “se è qualcosa che puoi descrivere, Agent Force la farà”. A differenza dei chatbot tradizionali, che seguono percorsi predefiniti, o dei copilot che richiedono input diretti, gli agenti di Agent Force sono entità digitali autonome con ruoli e responsabilità specifiche. Oddone ha spiegato questo concetto attraverso l’esempio di un agente per la gestione delle prenotazioni alberghiere: l’agente riceve risorse (disponibilità camere, backlog prenotazioni, eventi) e guardrail comportamentali (regole d’ingaggio, limiti operativi), e sulla base di questi definisce autonomamente il piano d’azione più efficace per ogni situazione. Questa intelligenza artificiale si basa sui dati unificati in Data Cloud e può sfruttare le analisi generate in Tableau per prendere decisioni più informate.
Risultati concreti: il caso Palazzetti Group
La concretezza di questi concetti è stata testimoniata da Marco Palazzetti, CEO di Palazzatti Group, che ha condiviso il percorso di trasformazione digitale della sua azienda manifatturiera, specializzata nella produzione di stufe e caminetti. Il punto di svolta è arrivato nel 2014 con l’introduzione dell’IoT: attraverso un’app che permette il controllo remoto di stufe e caminetti tramite smartphone, l’azienda ha creato un canale diretto con l’utilizzatore finale. Questo ha permesso a Palazzetti di espandere significativamente la propria base clienti, passando da una gestione esclusivamente B2B a un approccio B2B2C.

L’integrazione tra Data Cloud e Tableau ha giocato un ruolo chiave in questa trasformazione. Particolarmente interessante è stato l’utilizzo dell’AI in vari ambiti: dalla classificazione automatica delle case per lo skill-based routing, al riconoscimento documentale per l’attivazione delle garanzie, fino all’analisi del sentiment nelle interazioni con i clienti. Le dashboard Tableau hanno permesso di visualizzare e monitorare questi processi in tempo reale, fornendo ai team gli strumenti per prendere decisioni rapide e informate. Palazzetti ha sottolineato l’importanza di un approccio graduale all’AI, paragonando gli agenti virtuali ai robot collaborativi dell’Industria 4.0: “Non robot che sostituiscono, ma robot che collaborano”.
“In azienda si ragiona per obiettivi, quindi ci vogliono processi e obiettivi di business”, ha concluso Palazzetti, “e la vera potenza dei vendor di CRM è nelle soluzioni process oriented e business oriented.” Una visione che ha trovato nelle soluzioni Salesforce e nella partnership con Amplize la risposta ideale: “Grazie alle loro competenze diversificate, abbiamo potuto orchestrare in modo integrato le diverse soluzioni – dal Data Cloud al Marketing Cloud, fino al Service Cloud e Tableau – trasformando con successo il nostro modello di business.”
Per concludere, una sintesi dei tre takeaways strategici emersi dalla serata per guidare la trasformazione digitale:
- visione unificata del business: l’integrazione tra Data Cloud e Tableau permette di passare da silos di dati isolati a una vista completa e actionable del business, abilitando decisioni strategiche basate su dati sempre aggiornati
- automazione intelligente dei processi: l’introduzione graduale dell’AI, supportata da una corretta strategia dati, consente di automatizzare attività ripetitive mantenendo il controllo umano sulle interazioni ad alto valore
- scalabilità controllata: la possibilità di gestire volumi crescenti di dati e interazioni (come dimostrato dal caso Palazzetti: da 2.000 a 60.000 clienti) senza perdere in qualità del servizio e mantenendo efficienza operativa
Amplize, partner Salesforce, si propone come partner per la digital maturity, puntando all’espansione aziendale con l’adozione a lungo termine delle soluzioni di Salesforce e grazie al supporto di Salesforce Ventures, che collabora con le più ambiziose aziende tecnologiche in ogni fase del loro percorso di crescita.
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